Non è la prima volta che mi trovo a riflettere sulla faccenda “meglio il libro in formato cartaceo o in formato ebook?”.
E già in passato avevo fatto qualche considerazione, individuando (ai tempi) una differenza di approccio alla lettura e al supporto a seconda dei generi.
Poi è venuto il tempo de “Il cardellino” di Donna Tartt: un romanzo monumentale (anche nel senso fisico del termine: quasi 900 pagine di racconto…).
Un libro che mi ha “costretto” all’uso del formato ebook (regalando la copia cartacea a mia mamma, che ha usato un leggio…), ma di cui ho comunque apprezzato la storia, appassionandomi.
E ieri – sulla pagina pubblica di “Imparare leggendo” – l’argomento è tornato in auge: un’amica mi ha chiesto quando è consigliabile leggere un libro di carta e quando digitale.
Ho risposto così:
Diciamo che una variabile di scelta può essere la dimensione del libro. Quello, per me e per chi va in giro sui mezzi pubblici (per esempio), è una variabile che fa la differenza.
[…]
Sì, direi il peso fisico (la dimensione) è una variabile di scelta abbastanza importante.
Poi dipende dal testo […]
Infatti, il testo.
Altra questione non sottovalutabile (secondo me).
Perché?
Perché ci sono alcuni romanzi (ma anche manuali) per i quali la lettura su carta è altamente consigliabile.
In questi giorni sto leggendo “Le città invisibili” di Italo Calvino (prossimo libro del book club di BeBookers).
Ho iniziato con il formato kindle (facendo fatica ad entrare nella struttura narrativa dell’autore).
Poi – complice un blitz alla libreria Feltrinelli della Stazione Centrale di Milano – ho acquistato anche il libro.
E sfogliandolo (andando avanti indietro tra le pagine, per cercare di avere un quadro generale del romanzo) ho scoperto per caso una cosa: la numerazione insolita dei capitoli.

Mi ha fatto subito pensare a possibili diverse modalità di lettura: non solo sequenziale (pagina dopo pagina), ma anche per percorsi dedicati che ti fanno vivere la storia (le storie) come se fossero viaggi tematici.
E’ una considerazione che mi è venuta così, sfogliando il testo.
E questo – leggendo l’ebook (con il quale si procede pagina dopo pagina) – non è così facile da fare.
Ma non è finita qui…
Ci sono dei libri che vanno letti su carta perché sono una gioia (anche) per gli occhi e per il tatto.
Sono esperienze di lettura molto particolari.
(Diverse dalle altrettanto affascinanti “letture integrate” di ebook corredati di link che rimandano a fonti esterne. Un paio di esempi? “#Luminol” di Mafe De Baggis e “Promuovere e raccontare i libri sui social network” di Davide Giansoldati.)
Un esempio di queste “letture fisiche”?
Date una occhiata alle foto qui sotto: si tratta di un volume molto particolare che racchiude una storia.
Non l’ho ancora letto, ma solo a sfogliarlo genera un effetto di meraviglia!
E tutto quello che vedete nelle foto fa parte del libro. Nulla è stato aggiunto dalla sottoscritta…!
Bell articolo. Penso che la lettura di un libro a seconda delle sue finalità possa essere letto con un ebook o cartaceo. La maggior parte dei libri che leggo sono legati al mio lavoro alla mia passione e sono spesso libri tecnici. Uso solo libri cartacei, se dovessi leggere un romanzo o comunque una affrontare una lettura “leggera” userei un ebook, ma il piacere di usare la matita, l’evidenziatore, il post.it e piegare le orecchie penso sia una setnsazione insuperabile. Ciao
Ciao Mirko, grazie!
Pensa che invece io faccio il contrario: saggi e manuali tendo a leggerli in formato eBook (forse perché l’eBook lo associo di più a qualcosa di tecnico e professionale), mentre la narrativa la prediligo su carta.
Concordo comunque sul fatto che sottolineare (con la matita), appuntare su post-it o direttamente su pagina, sia una goduria.
Poi, se un libro mi piace e ci tengo, lo voglio cartaceo. Fisicamente lì con me!
Ciao!
affascina molto anche me..però …prendere in mano un libro,sentirlo,sfogliarlo,mettere il segnalibro,tornare indietro…..questo è troppo bello!!!!!
Come ti capisco Avventurina! Come ti capisco!
Io sono attratta da entrambe le modalità, ma sfogliare le pagine è il massimo!!! Ciao!
Ho provato a leggere su tablet ma sono tornata al cartaceo, mi concentro di più e più a lungo. E poi anche a me piace sfogliare avanti e indietro le pagine per farmi un “quadro” della situazione .
L’ebook in effetti però è comodo quando esco 😀
Ciao Fatina del Sole,
io son sempre divisa tra cartaceo e digitale… 🙂
Avere tutti i libri dentro un e-reader è una gran comodità.
Forse quello che soffro maggiormente dell’ebook è la mancanza di colore… Mi manca il colore delle copertine 🙂
Penso sia un quesito filosofico, un po’ come “è nato prima l’uovo o la gallina?”! Per quanto mi riguarda è più importante avere il libro cartaceo. Nonostante la comodità dell’e-book preferisco girare le pagine, scrivere annotazioni e sottolineare. In più c’è anche la soddisfazione di guardare la propria libreria ed essere soddisfatto dei libri che ho letto!
Stesso discorso per i cd musicali