“#Luminol” di Mafe De Baggis [VIDEO]

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Sono in ritardo sulle tabelle di marcia, lo so.
Complice un raffreddore geneticamente evoluto che mi perseguita da una settimana e non ha intenzione di mollarmi, son giorni che avanzo a metà regime.
Tossicchiando e starnutendo.
Conseguenza? Ritardo sul “sacro calendario” di pubblicazioni che ho intenzione di seguire per alimentare questo blog.
Pazienza… Pian-piano mi rimetto in pari.

Ma veniamo al libro della settimana (scorsa…): “#Luminol. Tracce di realtà rivelate dai media digitali” scritto da Mafe De Baggis (edito da Informant).

Ho conosciuto Mafe De Baggis al corso Dieci Cose che si è tenuto a Milano un anno fa (qui e qui gli Storify delle due giornate intense ed istruttive).
Lei era una delle relatrici coinvolte e da allora ho iniziato a seguirla sui social.
Lì mi sono accorta che ogni tanto utilizza(va) l’hashtag #luminol quando si cimenta(va) nell’analisi di fatti digitali, svelando e analizzando ciò che si cela dietro determinati eventi.
Proprio come fa la Polizia Scientifica quando arriva sulla scena del delitto, che usa il “luminol” per cospargere l’ambiente e rivelare ciò che l’occhio umano non riesce a cogliere (dichiara la stessa autrice).

E’ stata quindi inevitabile la curiosità che mi ha spinto a leggere l’omonimo libro, pubblicato di recente.

Ebbene per me si tratta di una lettura molto piacevole e molto ricca.

E’ uno libro che definirei “ad albero” (etichetta che a me piace tanto): rappresenta un punto di partenza da cui puoi inoltrarti nell’approfondimento delle questioni trattate al suo interno.
E tutto ciò è possibile grazie alle numerose citazioni ed ai riferimenti che l’autrice utilizza per farti ragionare attorno all’ampia (e dibattuta) questione del web, dei social network e delle condivisioni.

Nel mentre leggevo, spesso mi sono ritrovata a riflettere (e ad annuire).
Da migrante digitale (quale io mi considero), avanzando nelle pagine, ho avuto modo di (ri)vedere cosa (e come) era prima della “rivoluzione digitale” e di vedere cosa (e come) è adesso.
E’ stata una occasione per fare mente locale su come andavano le cose prima dell’avvento di questa sorta di “nuova era”.
Ed è stata l’occasione per scoprire tante nuove strade da esplorare con fiducia.

Libro consigliato.
Soprattutto per chi ha ancora dei timori nell’utilizzo degli strumenti che questa tecnologia sempre più avanzata ci mette a disposizione.
Utile anche per tutti quei “dinosauri” e “migranti” (digitali) che hanno il loro bel da fare anche nell’approccio emotivo alla questione (che provoca diffidenza).

Da leggere e – da lì – partire con gli approfondimenti.
(Nel mentre ho acquistato anche un testo citato dall’autrice, per andare ad indagare alcuni temi trattati: “L’orologiaio cieco” di Richard Dawkins.)

[PS: martedì scorso ho partecipato ad un’altra edizione di Dieci Cose dedicato al “Social Thinking” e al “Digital PR” con docenti Mafe De Baggis e Rocco Rossito. Per chi vuole, qui il link allo Storify realizzato da Giusy Congedo.]

Qui sotto la video riflessione proveniente dal canale You Tube.

Un pensiero riguardo ““#Luminol” di Mafe De Baggis [VIDEO]

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