“Narrarsi online” di Francesca Sanzo [VIDEO]

PANZALLARIA

“[…] le persone inserite in una rete sociale fatta di legami deboli (conoscenze personali e professionali basate sulla stima reciproca) hanno maggiore possibilità di essere coinvolte in progetti professionali valorizzanti piuttosto che le persone che tesoro solo relazioni forti (parenti, amici). I social media e il web più in generale sembrano essere il luogo ideale per creare legami deboli efficaci, in grado di generare relazioni virtuose e che ci mettano in contatto con idee e progetti in cui vogliamo e possiamo essere coinvolti.
Riuscire a trovare il posizionamento narrativo giusto sui social media è diventato oggi fondamentale per offrire un’immagine di noi che generi fiducia e stima in chi ci sta attorno: è finito il tempo in cui gli altri, quelli che fanno lavori simili al nostro sono solamente competitors da cui tenerci precauzionalmente alla larga ed è iniziata una stagione nuova, fatta di condivisione, collaborazione e perché no, co-creazione di valore.”

Questo è uno dei brani illuminanti del libro “Narrarsi online”, scritto da Francesca Sanzo e edito da Area 51 Publishing.
Perché? Perché – nello specifico – mi ha offerto un punto di vista diverso rispetto a quei legami che si creano attraversano i social network e che, per un migrante digitale come me, possono creare dei problemi di “interpretazione” (tante e tante volte ho pensato al significato della parola “amicizia” nell’ambiente social network, significato nel quale personalmente non mi riconosco… ma questo è un altro discorso…)

Ma la citazione di apertura non è l’unico brano che mi ha particolarmente colpito, anzi!
Ecco un altro esempio:

“[…] come una pianta che ha bisogno di cure e i cui fiori non spunteranno immediatamente, se avremo pazienza e riguardo nei confronti dello storytelling che componiamo online, a un certo punto vedremo i frutti del nostro lavoro e quello che potrebbe anche sembrare tempo “rubato” alle cose importanti, si trasformerà in un ottimo investimento che genera un circolo virtuoso in Rete.”

Ebbene, la lettura di questo libro è stato motivo di tante riflessioni.
Riflessioni che si sono dipanate tra i concetti di blog (personale e non), social network (veloci come Twitter o più lenti come Facebook), narrazione visiva (pensando ad Instagram) e narrazione scritta, profili personali e pagine pubbliche…
Offrendomi anche l’occasione di prendere coscienza della mia struttura narrativa.

E’ stata una lettura piacevolissima ed assai istruttiva.
Dove il tema del “personal storytelling” viene affrontato in modo molto semplice, utilizzando un linguaggio alla portata di tutti, senza tecnicismi incomprensibili ai più.

Consigliato. Vivamente.

Sia a chi è online (e utilizza i social in modo un po’ “naïf”) per prendere un pochino di consapevolezza in più su quello che si dice e si scrive (e della ricaduta che questo ha su chi legge e segue).
Sia (soprattutto) a chi nutre diffidenza verso i social (e sono ancora tanti), per comprendere che – se usati correttamente – si rivelano strumenti molto utili e per nulla “malati” (o dannosi).

Buona lettura e buona navigazione!

Questi sono i link ai blog/siti dell’autrice:
Francesca Sanzo – http://www.francescasanzo.net/
Panzallaria – http://www.panzallaria.com/

[Fonte dell’immagine di copertina: sito dell’autrice]

Un pensiero riguardo ““Narrarsi online” di Francesca Sanzo [VIDEO]

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