Lezioni di Personal Branding

Oggi ho avuto il piacere di seguire il primo di una serie di corsi della durata di un giorno, organizzati di Extraordinary (www.extraordinary.it).

Argomento della giornata il Personal Branding, trainer ospite Luigi Centenaro (www.personalbranding.it e www.centenaro.it).

E’ stata una opportunità unica per sentire dalla viva voce di un esperto (Luigi) il “racconto” dei misteri del web (per me c’è ancora tanto di misterioso, visto che mi considero ancora una neofita), del networking, delle modalità di comunicazione ed espansione dell’universo virtuale.

E’ anche stata una forte spinta a ri-organizzare l’identità del web, sottoponendomi ad una sorta di self-coaching per capire chi sono, cosa voglio fare e cosa voglio comunicare con il mio blog, attraverso Facebook e attraverso Twitter (il micro-blogging che non so ancora usare bene…). Che immagine e messaggio voglio trasmettere.

Non voglio entrare nel merito di un racconto dettagliato dei contenuti del corso (rischierei di dire cose assolutamente insensate e molto-molto imprecise), ma – rispondendo alle 3 domande di Claudio Belotti al termine del corso – ho capito quanto segue:

  1. Cosa ho imparato oggi? Ho imparato che è necessario avere una identità ben precisa perchè il nostro marchio (il nostro brand) siamo noi stessi attraverso quello che diciamo, scriviamo, facciamo, postiamo… Ho capito che devo darmi una identità ben precisa, unendo molteplici interessi (tra loro anche differenti) con un filo conduttore, un comune denominatore; in questo caso per me una formidabile fonte di ispirazione è Richard Branson (patron della Virgin), uomo che ha fatto di tutto, di più, spostandosi trasversalmente attraverso molteplici campi, con una formidabile elasticità e audacia;
  2. Perchè ritengo importante quanto ho imparato oggi? Perchè capisco che il web ha sempre più ascendente e rappresenta un canale di informazione sempre più potente; che ci piaccia o no, questo è il futuro e con queste modalità di comunicazione ci dobbiamo e dovremo confrontare sempre di più… E ho visto cose veramente incredibili oggi: dai filmati, alle campagne pubblicitarie virali… E capisco anche che se sfruttati bene, questi canali possono essere fonte ed occasioni di incredibili opportunità…
  3. Come metterò in pratica quanto ho imparato oggi? Non cambierò radicalmente gli argomenti trattati in questo blog; se questo avverrà sarà per un fisiologico percorso di evoluzione e cambiamento. Quello che scrivo qui è quello che mi interessa (libri, teatro, arte,…) e le riflessioni personali sono frutto di elucubrazioni mentali che mi vengono in mente quando vedo, leggo o ascolto qualcosa che mi colpisce (di qualsiasi argomento si tratti). Sicuramente il lavoro che devo fare è quello di individuare un filo conduttore che leghi tutto ciò che scrivo, un filo conduttore che diventi una identità riconoscibile. E – tecnicamente parlando –  ho capito che devo rimuovere alcuni automatismi di collegamento tra i miei profili di Facebook, LinkedIn, Twitter e WordPress, dotandoli di identità proprie e ben definite.

So che ho tantissimo lavoro da fare, ma non mi spaventa perchè penso che sia l’inizio di una bella avventura.

E proprio oggi, scambiando due parole con Luigi Centenaro durante una pausa, gli ho detto della percezione di distorsione temporale che provo da quando mi sono buttata a corpo morto nel magico mondo del web: facendo quattro conti mi sono resa conto che è da settembre/ottobre del 2010 che ho aperti via-via i vari profili, ma mi sembra di esserci dentro da anni (e sono solo 5 mesi scarsi…). Luigi mi ha spiegato che si tratta di un processo psicologico/neurologico di “familiarità”… Io sono arrivata al punto da non ricordarmi come ho conosciuto attraverso il web alcuni amici di Facebook e LinkedIn… Penso di avere in corso un settaggio neuronale e una rivoluzione copernicana di vedere il mondo…

E’ semplicemente affascinante. Ed oggi ho fatto un passo avanti nella comprensione di questo universo parallelo.

Ora devo completare la lettura del libro di Luigi Centenaro e Tommaso Sorchiotti, sospendendo momentamente Stephen Covey (che leggerò a seguire)…

[L’immagine in evidenza è tratta da www.mondocattolica.it]

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