Un bellissimo articolo scritto nel 1937 da Virginia Woolf, che evidenzia, disserta e riflette sulla importanza delle parole. Vale la pena leggerlo, non solo per cultura, ma anche per la sua sconcertante attualità.
Il potere di suggestione è una delle proprietà più misteriose che hanno le parole. Chiunque abbia mai scritto una frase deve essere cosciente, o almeno in parte cosciente, di questo. Le parole sonoper loro stessa naturapiene di echi, di ricordi, di associazioni.
Non si può usare una parola nuovissima in una lingua antica per il fatto ovvio e al tempo stesso misterioso che una parola non è una singola entità separata, ma appartiene ad altre parole. Non è ancora una parola finché non entra a far parte di una frase. Associare parole nuove a parole vecchie è sempre fatale nella costruzione di una frase. Per usare parole nuove in modo appropriato bisognerebbe inventare una lingua nuova. Come si possono organizzare parole antiche in nuovo ordine in modo da farle sopravvivere, in modo che producano bellezza e dicano la verità? Questo è il vero problema.
Pensate cosa significherebbe…
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