Storie di blog e di titoli [Flash post]

Qualche tempo fa, una mattina nella quale ero molto infastidita da ciò che leggevo, ho scritto su Facebook questo post:

#momentopolemico
Posso dire una cosa antipatica?
Mi sono stufata di leggere titoli di post con dentro i numeri.
“5 suggerimenti per…”
“9 segreti per…”
“18 punti per…”
Basta. Non se ne può più.
Va bene che ci sono i SEO, Pippo&Pluto&Paperino… Ma sta diventando di una omologazione imbarazzante…
I “guru” dicono che se fai così aumenti il traffico sul sito/blog? E allora tutti a fare così!
Ragazzi, un po’ di autonomia di pensiero…
[Fine momento polemico]

Ne è scaturita una conversazione ironica e divertente nella quale alcuni amici facevano a gara nell’enumerare le cose più strane…

Tenendo comunque fermo il concetto di fondo dello sfogo del non poterne più di leggere sempre gli stessi “format” di titoli.

Ho trascorso i giorni successivi ad evitare di leggere tutti quei post che enumeravano “suggerimenti, segreti & consigli”.
Avevo un vero e proprio momento di rigetto.
E – come se non bastasse – l’algoritmo organico (questa inquietante equazione che apprende) ci metteva del suo, infittendo la mia timeline di post simili (quasi a volermi prendere in giro come un essere senziente).

Poi la svolta.

Tre condivisioni da parte di amici blogger, in tre giorni ravvicinati, tutti e tre molto particolari:

[Scusate la condivisione dei link così, nuda e cruda… Sto pubblicando da “mobile”, per fissare l’idea: prometto di sistemare l’impaginazione appena approdo su un PC…]

Orsù, ripetete con me:
“La verità vi prego sul blogging”
“L’originalità di un blogger è scrivere ciò che sente e ciò che vede”
“Ma che parlo Arabica?”

Ora…
Quanto sono evocativi?
Quanto (vi) suggestionano?
Quanto (vi) fanno sorridere per la loro ironia?
Non so voi, ma a me tanto…!

Ma non fermatevi al titolo.
Leggeteli, se potete e volete.

Vi ritroverete nel flusso di parole che emozionano, informano, divertono e fanno pensare.
Con buona pace di SEO, SERP & “compagnia cantante”…

[La foto è tratta da ilmiolibro.kataweb.it]

2 pensieri riguardo “Storie di blog e di titoli [Flash post]

  1. Cara Barbara, questo tuo post lo avevo perso. Ancora grazie per la citazione. Il mio post è nato proprio da quello che tu hai ben descritto con il #momentopolemico .
    Ti confesso che quando ho finito di scrivere l’articolo ero molto indecisa se pubblicarlo o meno.
    Mi daranno della matta, pensavo.
    Ma sono io, questo è il mio pensiero, mi ripetevo.
    E allora, un venerdì sera, senza indugio l’ho pubblicato. Dopo, mi son sentita molto meglio 😉
    Grazie e viva i liberi pensieri.
    Mimma

    1. Hai fatto bene, Mimma.
      Hai tutta la mia comprensione.
      Temo che questo martellare di indicazioni su “come fare per un titolo corretto” stia appiattendo la comunicazione.
      Capisco le parole chiave. E la loro scelta accurata.
      Capisco anche la scelta dei tag e la condivisione sui social facendo attenzione alle “righe di accompagnamento”.
      Penso anche che sia fondamentale che ognuno di noi scriva ciò che si sente di scrivere, secondo il suo modo di esprimersi.
      E’ quello che ci rende unici.
      Un abbraccio!
      Altrimenti finisce che diciamo tutti la stessa cosa, nello stesso modo.
      Avanti così!

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