Lo scorso weekend (8-9 marzo) sono stata alla due giorni di Performance Strategies relativa alla Negoziazione e Persuasione.
Un weekend di formazione che ha visto alternarsi sul palco (in ordine di avvicendamento): Sebastiano Zanolli, Emanuele Maria Sacchi e Paul McKenna (quest’ultimo per tutta la giornata di domenica).
E’ stata la mia prima esperienza con Perfomance Strategies e confesso che l’ho affrontato con un po’ di timore dovuto ad un presupposto (al buio) fatto di perplessità verso un mondo della formazione che lavora sugli alti numeri di presenze.
(Abituata come sono a frequentare corsi con circa 30-40 persone massimo in aula)
Per fortuna che ho vinto le resistenze pre-partenza, che mi facevano pensare al weekend come ad un qualcosa di faticoso.
Infatti è andato tutto bene. Com’era d’altronde prevedibile.
Organizzazione perfetta. Aula con postazioni comode. Spazi allestiti in modo che non ci fosse affollamento.
Ma veniamo ai relatori.
Sebastiano Zanolli, che seguo da un paio di anni frequentando i suoi corsi, resta una conferma ed una certezza.
Ha parlato della Gestione dei Conflitti in azienda ed è stata una continua fonte di spunti di approfondimento, nel suo inconfondibile stile dinamico e vulcanico. (Spesso mi succede di non catturare tutti i concetti al momento del suo intervento, ma di vedermeli emergere a distanza di qualche giorno).
La questione dei conflitti mi è particolarmente “cara”, essendo un mio punto debole.
Come persona molto emotiva, spesso mi trovo a doverla gestire in momenti professionali di particolare tensione (ormai quotidiani).
E ascoltandolo ho preso anche consapevolezza del fatto che spesso uso il conflitto come sistema estremo di risoluzione dei problemi… Ossia quando vedo che non se ne esce e le dimensioni dell’“elephant in the room” (citato da Zanolli) assume dimensioni notevoli, mentre le figure coinvolte fanno finta di non vederlo.
Nel pomeriggio di sabato è stata la volta di Emanuele Maria Sacchi, che ha parlato di Negoziazione.
Per me era il relatore-novità, non conoscendolo e non avendolo mai ascoltato prima.
Ed in fase di decisione di iscrizione al corso ero andata a cercare in rete qualcosa su di lui: avevo trovato un video di circa venti minuti, che avevo seguito con attenzione.
Lo stile oratorio e la pacatezza, la misura e la precisione nella esposizione, mi hanno convinto.
L’apertura del suo intervento è stata molto emozionante, catturando l’attenzione di tutta la platea.
Il suo intervento poi è proseguito affrontando ed esaminando le “best practice” negoziali per mediare con il cliente, attraverso un uso accurato e scientifico delle domande.
Ha fatto anche una digressione attorno al networking mirato agli affari, e qui – forse – non mi sono trovata totalmente d’accordo in quanto considero il networking come una attività di relazione e di condivisione. Non riesco a vederlo fatto “in funzione di”.
E domenica è stato il “Paul McKenna Day“.
Grande attesa e curiosità (mia) di voler ascoltare dal vivo la persona della quale ho letto i libri e sperimentato i CD.
E dopo una fase iniziale di “riscaldamento”, nella quale abbiamo anche lavorato parecchio, il gran finale è stato il momento nel quale abbiamo sedimentato e consolidato quanto appreso in tema di Persuasione (la materia da lui trattata). Argomento scottante, visto il significato negativo e manipolatorio che il termine si porta dietro. Infatti McKenna ha sottolineato più volte l’importanza della onestà, della integrità e della verità.
Nonostante il numero elevato di presenze (circa 400), ha condotto il suo workshop in modo magistrale, interagendo col pubblico, facendoci scrivere, muovendosi nell’aula e padroneggiando lo spazio con maestria.
Insomma una conferma della sua fama e moltissimi spunti ed informazioni, tutt’ora in fase di metabolizzazione.
Cosa mi sono portata a casa da questo weekend?
Una folgorazione sulla via di Damasco per quanto riguarda la frase memorabile con la quale presentarsi (stile titolo di giornale). M’è venuto un flash e la frase si è presentata così, pronti via. Ora verifico se affinare le parole per renderla più di effetto… (Ma penso vada bene così)
Un block-notes pieno di appunti che riguarderò fra qualche giorno. Per dare tempo di sedimentare.
Il bagaglio di convinzioni ed informazioni trasmesse da Paul McKenna, che stanno lavorando in profondità.
Qui sotto il video che ho registrato a caldo, alla sera tardi, subito dopo il rientro da Bologna (il volto stanchissimo tradisce l’intensità del weekend; ma ho preferito lasciarlo così con incertezze e difetti): buona visione